Il principio di funzionamento è molto semplice e parte dal presupposto che l’anidride carbonica (CO2) è per il nostro organismo un rifiuto da eliminare.
Prodotto di scarto del metabolismo cellulare, l’anidride carbonica è scambiata con l’ossigeno e trasportata dai globuli rossi ai polmoni per essere espulsa con la respirazione. Quando un globulo rosso incontra anidride carbonica si libera delle molecole di ossigeno che trasporta per caricare quest’ultima, verso la quale presenta molta più affinità.
La carbossiterapia determina un accumulo locale di CO2 che si traduce in un iperossigenazione reattiva (per liberazione di ossigeno da parte dei globuli rossi che devono trasportarla ai polmoni). Questa iperossigenazione migliora la vitalità dei tessuti trattati, seduta dopo seduta.
Migliora pertanto la tonicità della pelle, riduce il colorito bluastro che talvolta è presente alle palpebre inferiori.
Tutti questi effetti sono secondari ai benefici effetti che la carbossiterapia esercita sul microcircolo.